Sebastiano Ruda, scatolificio Seunis: «Sardex modernizza un concetto antico»

Grazie al Circuito, l’azienda di Thiesi ha concluso da poco un importante accordo commerciale con la fabbrica Cermed di Guspini cui fornirà contenitori in cartone per le piastrelle.

Qualche nuovo cliente, gli oneri per la sicurezza, alcuni lavori di edilizia, trasporti e, a livello personale, abbigliamento e manutenzione dell’auto. E ora un’importante accordo con Ceramica Mediterranea, azienda di piastrelle con sede a Guspini e fatturato milionario, cui fornirà i contenitori in cartone per le piastrelle.

Sebastiano Ruda sintetizza così la sua esperienza in Sardex che risale al 2012. Titolare, assieme ai familiari, dello scatolificio Seunis a Thiesi snocciola dati e fatti con prontezza impressionante. «L’azienda – racconta mentre è seduto alla scrivania del suo ufficio – è nata nel 2000, attualmente conta 11 dipendenti e si estende su una superficie coperta di 2 mila 440 metri quadri. Compriamo cartone in placche del formato necessario a realizzare un determinato imballaggio e senza sprechi; fondamentalmente noi movimentiamo una materia voluminosa che arriva per la gran parte dalla Penisola per cui i trasporti navali sono voce importante del nostro bilancio. Una volta effettuato l’ordine, rivendiamo concordando il prezzo delle placche col miglior offerente sul mercato regionale cui noi ci rivolgiamo».

Costi significativi che Sardex per ora non può abbattere, anche se l’adesione ha determinato benefici tangibili. «Siamo soddisfatti ma nel primo anno abbiamo faticato; spesso manca il tempo e forse la preparazione per usare correttamente e appieno le potenzialità del Circuito. Il nostro fatturato in crediti rispetto al globale è ancora basso, tuttavia ci stiamo attrezzando per crescere e pensiamo di coinvolgere pure i nostri dipendenti. Per la mia esperienza è importante che ciascun iscritto, oltre ad essere accompagnato nel muovere i suoi primi passi nell’ambiente, abbia ben chiaro dove può spendere i crediti accumulati. Sardex, infatti, funziona se si spende quanto incassato, diversamente s’inceppa. Il tuo prodotto, infatti, è veicolato dalla rete in maniera quasi naturale per cui non ti devi preoccupare troppo di incamerare quanto di far girare quello che ricevi».

Il pensiero è rivolto al futuro prossimo e alle speranze di allargamento del Circuito. «Notiamo che c’è grande dinamicità, il numero d’iscritti sta aumentando e questo mi pare molto interessante e noi vogliamo essere attivi e presenti in questo scenario. Dovremmo –ammette – dedicare tempo e attenzioni maggiori e sperare che in questa zona ci sia ancor più coinvolgimento, insomma un indotto maggiore attorno agli iscritti. Pensiamo a farmacie, supermercati insomma attività con cui una famiglia entra quotidianamente a contatto; ritengo che sarebbe un bel volano per invogliare pure molti dipendenti non solo nostri. Detto questo il bilancio è buono; Sardex è uno strumento che declina un concetto antico, lo scambio, in maniera moderna usando tecnologia e professionalità di alto profilo a un costo molto ragionevole. Rispetto all’euro è tutt’altra cosa sia in termini di fiducia creata che di garanzie date perché non va dimenticata una cosa, Sardex ti dà la certezza che incasserai immediatamente quanto ti spetta».

 

*La foto dell’articolo è di Alessandro Scarcella

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