Linea Azzurra, una flotta di mezzi di eccellenza per un turismo di qualità

Fabio, è il giovane titolare di Linea Azzurra, rappresenta la seconda generazione in azienda ed è sempre in viaggio. È l’incarnazione perfetta dell’attività che gestisce.

Fabio, da quanto tempo hai aderito al circuito e quali sono le ragioni che ti hanno spinto ad entrare?

Sono entrato nel circuito da due anni e innanzitutto ho condiviso l’importanza di fare sistema, di poter promuovere il nostro territorio grazie al network, ragione che va molto oltre il business quotidiano.
All’inizio avevo alcuni dubbi, in particolare dal punto di vista contabile e fiscale, ma sono stati subito fugati, perché davvero non si presenta proprio nessuna difficoltà in tal senso.
Con l’adesione al circuito ho fatto una scommessa con me stesso e oggi che davvero ci stiamo avviando sulla strada della crescita e di una massa critica importante di aziende presenti, la scommessa iniziale si sta rivelando vincente.

Oggi, quindi, i dubbi iniziali sono stati superati dall’esperienza di questi anni

I dubbi sono stati superati facilmente: Piemex è un network tra imprenditori e io credo molto in questo modello di aggregazione perché sono convinto che le relazioni portino vantaggi e sinergia per tutti. Ad esempio faccio parte di un network globale di operatori del mio settore grazie al quale possiamo fornire mezzi in tutto il mondo con lo stesso standard di qualità e valori professionali che abbiamo in Italia, e questo è possibile solo grazie alla collaborazione con i nostri partner locali nei paesi esteri.

Quali sono per te i principali vantaggi di Piemex?

Credo che sia molto importante la reciprocità e la possibilità di arrivare a clienti nuovi: ad esempio grazie a Piemex abbiamo iniziato una proficua collaborazione con Somewhere, una realtà di assoluta eccellenza e molto rappresentativi sul territorio. Con loro stiamo lavorando a tour dedicati e costruiti ad hoc per gruppi di particolare importanza. Inoltre abbiamo appena stretto un’altra importante collaborazione, nata proprio grazie al circuito, con Incoming Experience. Anche in questo caso sono rimasto proprio soddisfatto perché siamo stati contattati da loro.
Questa è una sinergia con un grande potenziale perché loro propongono una vasta serie di servizi in ambito turistico ed hanno scelto noi come partner per il servizio di trasporto.
Da parte nostra, con l’aiuto del gruppo Incoming Experience, possiamo promuovere ai nostri clienti una più ampia gamma di servizi turistici e stiamo studiando “pacchetti” in collaborazione con gli altri aderenti al gruppo (guide turistiche, strutture ricettive, ristoranti cantine, etc…), adatti ad ogni tipo di cliente, avendo a disposizione tutta la gamma di veicoli dalle vetture, ai minibus, agli autobus.
Grazie al circuito inoltre ho rinnovato tutti i biglietti da visita, la brochure e l’insegna. Finalmente ho un materiale ottimo con cui presentarmi sul mercato. Inoltre, anche se vi sembra impossibile, dopo aver subìto l’alluvione siamo stati derubati, e ora dobbiamo ripristinare il parco computer: fortunatamente so che ho la possibilità di acquistarli in Piemex.

Ci vuoi raccontare un aneddoto particolare?

A novembre scorso, come ho accennato, la nostra azienda è stata alluvionata, ma nonostante questo, quando siamo stati contattati dall’amministrazione locale per il trasporto dei volontari, tra i quali i profughi presenti nei centri di accoglienza della zona Questi volontari hanno dato un grande aiuto alle aziende e le famiglie in difficoltà, e noi abbiamo messo volentieri a disposizione mezzi ed autisti gratuitamente.
I ragazzi sono stati infaticabili per giorni e giorni consecutivi, hanno fatto questo duro lavoro con entusiasmo e energia, quasi come un diversivo anziché rimanere chiusi nelle strutture di accoglienza. È stata davvero un’esperienza molto positiva, soprattutto a livello umano, tanto che prima o poi, se fosse possibile, ci piacerebbe avere con noi uno di questi ragazzi, che ci ha davvero colpito.
Ma devo aggiungere che il cuore pulsante del post alluvione sono stati tutti i nostri dipendenti, che dal giorno successivo, pur tra mille difficoltà, in poche ore hanno contribuito al ripristino dell’operatività dell’azienda.

Ci puoi raccontare come è nato il nome Linea Azzurra?

Mio papà è ripartito da zero nel ‘71, dopo una precedente esperienza, ed ha iniziato la sua avventura da solo, con un unico Minibus Bianco (avete presente il VW dei “figli dei fiori”?) con una striscia azzurra sul fianco. Da lì è nato il nome e da lì è iniziato tutto.
Una avventura che ogni giorno ci conquista sempre di più e che oggi ci fa guardare lontano, verso un importante progetto di innovazione per la mobilità sostenibile.

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